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L’approccio tradizionale al Project Management, deterministico e predittivo, vede una pianificazione dettagliata all’inizio del progetto che fissa così lo Scope e, di conseguenza, Tempi e Costi. Il paradosso è che l’ambito del progetto viene congelato nelle fasi iniziali, proprio nel momento in cui è minore la chiarezza su quanto deve essere realizzato. Questo rende il processo statico e poco flessibile rispetto ad i cambiamenti che necessariamente interverranno nel corso del progetto.
Scrum incoraggia per contro processi decisionali iterativi ed empirici basati su dati oggettivi, in cui l’obiettivo principale è quello di fornire prodotti e servizi che soddisfino i requisiti dei clienti per rilasciare la maggiore quantità di valore di business nel minor tempo possibile.
Di seguito una sintesi delle differenze chiave tra Scrum e gli approcci tradizionali di Project Management:
Parametro | Scrum | Waterfall |
L’enfasi è su … | Le Persone | I Processi |
La documentazione è … | Minimale, solo quanto funzionale al rilascio di valore | Esaustiva |
Il processo è … | iterativo | lineare |
La Pianificazione iniziale è … | minima | massima |
La prioritizzazione dei requisiti è … | Basata sul valore di business e continuamente aggiornata | Fissata all’inizio del progetto |
La Qualità è … | Centrata sul Cliente | Centrata sul Processo |
Il team è … | Auto-organizzato | gestito |
Lo stile di Management è … | decentralizzato | centralizzato |
I cambiamenti sono gestiti con … | Aggiornamenti continui del Product Backlog | Formali e time-consuming processi di Change Management |
Lo stile di Leadership è … | Collaborativo, Servant Leadership | Command & Control |
Le performance sono misurate in base … | Al Business Value | All’aderenza ai Piani |
Il Return on Investment (ROI) è ottenuto … | Dall’inizio e per tutta la durata del progetto | Solo al termine del progetto |
Il coinvolgimento del Cliente è … | Massimo e costante per tutto il progetto | Variabile in base al contesto |
Ogni progetto è influenzato da vincoli di tempi, costi, qualità, risorse, capacità organizzative che lo rendono difficile da pianificare e da gestire: per vincere la sfida l’adozione della appropriata metodologia di Project Management è il fattore cruciale che spesso segna la differenza tra successo e fallimento.
Scrum è uno dei framework agili più conosciuti ed utilizzati: un approccio adattativo, iterativo, veloce, flessibile ed efficace pensato per produrre valore di business il più rapidamente possibile e fin dalle fasi iniziali del progetto.
Scrum sostiene lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi, in linea con gli obiettivi di business dichiarati nella Project Vision, in tutte le tipologie di mercato ed in qualsiasi tipo di progetto, indipendentemente dalla sua complessità.
A partire dalla sua nascita negli anni ’90, Scrum ha via via, costantemente aumentato la sua popolarità e diffusione: oggi è uno dei framework di Project Management più utilizzati e famosi al mondo e non solo tra gli approcci agili. Il costante aumento di richieste di certificazioni Scrum da parte del mercato lasciano pensare che la sua diffusione continuerà a crescere anche in futuro.
Uno dei falsi miti più radicati che circondano Scrum è che sia un approccio applicabile solo allo sviluppo di prodotti e servizi in ambito software ed IT. La realtà dei fatti dimostra invece che, pur rimanendo l’IT il settore dominante nell’utilizzo di Scrum, questo si sta sempre più diffondendo con successo in tutti i settori industriali e di mercato: dal settore finance, all’healthcare, all’automotive fino anche a quello delle costruzioni.
Alcuni esempi ?