Cross-Functional e T-Shaped

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Cross-Functional e T-Shaped

Cross-Functional e T-Shaped: sono la stessa cosa?

Spesso parlando di approcci agili e DevOps si tende a fare una certa confusione tra i due termini CROSS-FUNCTIONAL e T-SHAPED. Si tratta in realtà di due concetti diversi che però convergono su un aspetto importante: entrambi sono attributi altamente desiderabili, se non addirittura indispensabili, delle persone che abitano un eco-sistema agile. Vediamo meglio di cosa sia tratta esattamente, quali sono le differenze e, soprattutto, perché dovremmo aspirare ad entrambi.

Buona lettura!

CROSS-FUNCTIONAL.

Il termine CROSS-FUNCTIONAL è un aggettivo che qualifica un insieme di persone (un team, una singola area o un’intera organizzazione) che collettivamente possiede tutte le competenze e gli skill necessari a completare il proprio lavoro senza dipendere, virtualmente, dal contributo di professionisti o team esterni.

In un contesto di sviluppo software, un team cross-funzionale ideale dovrebbe ad esempio includere i business analyst, gli sviluppatori software, i tester, i DBA, gli architetti, gli esperti di sicurezza e, possibilmente, anche i professionisti dell’area operation.

Cross-Functional Teams

Cross-Functional Teams

T-SHAPED.

Il termine T-SHAPED (anche questo un aggettivo) è una metafora che indica una persona che affianca a delle profonde competenze specialistiche (verticali come il ramo verticale della lettera T) un set, il più ampio possibile, di competenze trasversali (come il ramo orizzontale della lettera T).

Una persona T-Shaped è uno specialista-generalista: ad esempio, un vero esperto nella scrittura di codice Java che è anche in grado di dare il suo contributo in termini di analisi funzionale o di progettazione di casi di test. Questo non lo rende automaticamente un business analyst o un tester esperto ma gli regala una visione abbastanza ampia da poter contribuire anche in aree di specializzazione diverse dalle sue.

La connotazione T-Shaped si contrappone alla più tradizionale I-Shaped (verticale come la lettera I) che caratterizza lo specialista puro, il guru, il super esperto in grado di contribuire solo e unicamente sulla sua specifica area di competenza.

T-Shaped Skills

T-Shaped Skills

Cross-Functional e T-Shaped: perchè abbiamo bisogno di entrambi.

Team o organizzazioni CROSS-FUNZIONALI riducono al minimo le dipendenze esterne, le attese, i colli di bottiglia e gli hand-off formali tra gruppi diversi e riescono ad essere estremamente veloci e flessibili perchè tutte le informazioni, gli strumenti e le competenze necessarie sono sempre disponibili e risiedono nella loro intelligenza collettiva.

Un modello organizzativo basato su team cross-funzionali supera la tradizionale suddivisione in silos verticali in cui le persone sono organizzate e raggruppate per funzione, specializzazione, skill.

I silos sono efficienti ed ottimizzati per svolgere bene il loro lavoro specialistico ma sono anti economici se devono svolgere lavori complessi e multi disciplinari per i quali non sono auto sufficienti e necessitano del contributo di altri team.

In sintesi, la cross-funzionalità presenta diversi vantaggi, tra cui:

  • Velocità decisionale
  • Comunicazione più efficiente
  • Orientamento agli obiettivi
  • Responsabilità condivisa
  • Minore burocrazia
  • Minor ricorso a meeting inutili e estemporanei
  • Innovazione continua.

Per quanto riguarda le competenze T-SHAPED, come ho già avuto modo di scrivere nel mio precedente articolo sui Ruoli di Scrum, sono convinta che uno specialista con delle ampie competenze trasversali sia anche uno specialista migliore: in grado di offrire un contributo maggiore al suo team e capace di valutare olisticamente il ventaglio di soluzioni tecniche possibili per proporre le migliori in virtù di una visione più ampia e completa.

Potremmo teoricamente pensare ad un team cross-funzionale in cui i singoli membri sono tutti degli specialisti puri: il concetto di cross-funzionalità non implica automaticamente anche la connotazione T-Shaped.

Tuttavia un team di questo tipo è estremamente fragile in condizioni di incertezza: cosa succederebbe se uno dei membri del team si ammalasse o decidesse di dimettersi?

La connotazione T-Shaped protegge un team agile da una sua caratteristica che è al tempo stesso il suo punto di forza e il suo punto di debolezza: la sua dimensione.

Un team piccolo può entrare più facilmente in crisi per la mancanza di uno dei membri del team perché rispetto ad un team più grande ci saranno meno persone che possiedono le stesse skill e possono far fronte alla, più o meno temporanea, assenza di un proprio collega.

Il “Bus Factor”, concetto popolare nella comunità agile, ci aiuta a rispondere alla domanda (un po’ splatter alla Quentin Tarantino): “Quanti membri del tuo team possono essere investiti da un autobus e uccisi prima che il tuo team vada in crisi?”. Se la risposta è 1 (Bus Factor = 1) meglio accendere un cero a Sant’Antonio perché l’autobus assassino avrà probabilmente ucciso l’unico sviluppatore Java del nostro team.

Se, al contrario, i membri del nostro team si contaminano e imparano ad acquisire tante competenze diverse potranno far fronte più “agilmente” all’assenza di uno dei propri colleghi e supportarsi a vicenda nei momenti di difficoltà.

La connotazione T-Shaped è considerata così cruciale nello scenario attuale che sta sempre più evolvendo verso le metafore sempre più spinte del π-Shaped e del Comb-Shaped in cui ad un set ampio di competenze trasversali si affiancano rispettivamente:

  • π-Shaped (Competenze a Pi): due aree di specializzazione profonde e verticali
  • Comb‐Shaped (Competenze a pettine): diverse aree di specializzazione profonde e verticali.

Shaped People

Pi-Shaped & Comb-Shaped People

Ma l’idea che trovo ancora più intrigante è quella proposta da Sarah DaVanzo con la connotazione E-Shaped.

La DaVanzo sostiene che le tendenze del mercato attuale mostrano chiaramente che i professionisti del futuro dovranno dimostrare sia l’ “ampiezza” che la “profondità” delle conoscenze, così come essere in grado di dominare la dimensione del tangibile (le capacità di esecuzione) e quella dell’intangibile (le capacità di esplorazione), il che implica avere sia una visione d’insieme che l’attenzione ai dettagli tipica dell’esperto.

E-Shaped People

E-Shaped People

Le persone E-Shaped possiedono una combinazione di “4-E“: Experience (Esperienza), Expertise (Competenza), Exploration (Esplorazione) e Execution (Esecuzione).

Gli ultimi due tratti, esplorazione ed esecuzione, saranno indispensabili per rimanere rilevanti in un mondo in continua evoluzione.

L’Esplorazione, in particolare, fa riferimento alla curiosità, all’innovazione, alla capacità di utilizzare il pensiero creativo per risolvere problemi complessi.

Nel prossimo futuro il nostro “Quoziente di Curiosità” (CQ) si dimostrerà molto più utile del nostro Quoziente Intellettivo (QI).

Cross-Functional e T-Shaped: alcune considerazioni.

Sebbene possa sembrare contro intuitivo tutti noi nasciamo T-Shaped: avere molti interessi, capacità e talenti è un tratto distintivo di ogni essere umano. Basta osservare un bambino piccolo per capirlo.

Le persone non devono essere formate per diventare T-Shaped devono solo essere lasciate libere di esserlo.

Lavoriamo spesso in contesti organizzativi che hanno bisogno di incasellare ogni individuo in una categoria specifica. Ogni persona trova la sua collocazione in una funzione aziendale, all’interno di una gerarchia, di un sistema, ogni nostra azione viene codificata da una procedura e il nostro comportamento è condizionato dai processi, dai meccanismi incentivanti, dai feedback che riceviamo, dalle pressioni sulla nostra carriera.

L’abitudine a smontare e rimontare una persona come se fosse un ingranaggio e a ridurre la meravigliosa complessità di ogni essere umano ad un insieme di competenze è un condizionamento sistemico a cui siamo sottoposti, purtroppo, fin dall’infanzia e dall’età scolastica.

E la cosa più triste è che ci siamo talmente abituati da esserci convinti che sia vero e accettiamo di trasformarci in “archetipi”: non siamo più noi, con il nostro DNA unico e irripetibile ma diventiamo l’Analista, il Developer, l’Architetto e il DBA.

Le organizzazioni e i loro leader, piuttosto che giudicare le persone per quello che sanno o non sanno fare dovrebbero concentrarsi sulla creazione di un contesto in cui le persone possano liberamente esprimere il loro potenziale multi-disciplinare innato.

Un contesto in cui alle persone sia lasciata la libertà di imparare, contaminare e farsi contaminare dagli altri, esercitare il muscolo del pensiero divergente, sperimentare, sbagliare e imparare dal fallimento.

Le problematiche poste dalla gestione di problemi complessi vanno ben oltre le capacità di un singolo individuo con le sue competenze e richiedono un ecosistema che abilita la cross-pollination delle competenze, la collaborazione e l’apprendimento tra pari.

Le nostre fonti

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  • Cosa ne pensi?
  • Il team o l’organizzazione in cui lavori è cross-funzionale oppure ha una configurazione in silos verticali?
  • Quali vantaggi e svantaggi vedi nell’uno o nell’altro caso?
  • Ritieni che una connotazione T-Shaped, da specialista-generalista, sia una caratteristica importante da coltivare in te stesso o stimolare nei tuoi colleghi oppure pensi che possa minare in qualche modo la tua professionalità?

Sarebbe interessante parlarne insieme. Che ne dici? Perchè non mi invii i tuoi commenti?

E, se hai voglia di approfondire, dai un’occhiata ai nostri corsi online o in aula/virtual-room.

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